C’è chi paga il biglietto e chi no…

Lo scorso giovedì, dopo le 22, in un autobus della linea MA1, che sostituisce la corsa serale della metropolitana A, è salito un gruppo di turisti austriaci, una quindicina di persone in tutto, ragazzi ed adulti, una comitiva che se ne andava ad Ottaviano a passare una serata o faceva ritorno in albergo.

Tutti, uno per uno, hanno timbrato il biglietto. Nulla di strano, sui mezzi pubblici si entra pagando il biglietto o con la tessera. Lo vuole la legge e l’onestà.

Hanno inoltre tenuto un buon contegno, nessuno schiamazzo, né danni, parlavano fra di loro con toni normali.

Il giorno dopo, venerdì, verso le 15,30, in un autobus della linea 40, che dalla Stazione Termini porta a Piazza Venezia, sono saliti alcuni zingari, un uomo, una vecchia, due donne e due bambini. Se ne andavano chissà dove.

Nessuno di loro ha pagato il biglietto. I bambini erano gli unici esonerati e di conseguenza gli unici a posto con la legge.

I bambini hanno cominciato a giocare con un giornale facendolo a pezzi e sporcando quindi l’autobus. Né le madri né l’uomo hanno impedito questo gioco. Una delle donne, anzi, ha aperto una busta piena, stranamente, di capi di abbigliamento nuovi.

Mi sarebbe piaciuto vedere i controllori in quel momento.

A Roma, nei mezzi pubblici, c’è chi paga il biglietto e chi no…

1 commento su “C’è chi paga il biglietto e chi no…”

  1. Mia madre ha conosciuto un ragazzo sul treno per andare da Roma a Santa Palomba che si vantava di aver usato per TRE ANNI lo stesso biglietto!! In pratica visto che i controllori annullano con la penna i biglietti lui se ne tiene uno in tasca poi se arriva il controllore se lo autoannulla.

    E’ vergognoso!

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