Sparatoria a Roma

Ecco un altro episodio di delinquenza a Roma, la nostra povera Roma ormai completamente abbandonata dalle istituzioni, la nostra Roma che negli ultimi anni non ha avuto un sindaco, ma uno showman che ama farsi corteggiare dalle TV sciorinando belle parole che ancora incantano e seducono ebeti cittadini.

Una sparatoria a Roma, nel quartiere Trieste, una sparatoria fra immigrati dell’Est Europa, un morto e dei feriti, un regolamento di conti, forse, fra bande rivali. Sembra non esserci nulla di strano in queste parole, ma forse val la pena analizzarle tutte e trarre delle conclusioni.

  • Perché degli immigrati posseggono armi in Italia?
  • Perché ci sono bande di delinquenti dell’Europa dell’Est a Roma?
  • Perché hanno perfino dei territori che controllano?
  • Perché i cittadini romani (e italiani) devono essere esposti a questi pericoli per la presenza di delinquenti stranieri?
  • Perché nessuno prende seri e radicali provvedimenti per risolvere questa piaga?

Domande che non hanno risposta. Ma sicuramente l’assessore alla sicurezza di Roma saprà spiegare perché a Roma queste bande di delinquenti stranieri agiscono indisturbate disgregando sempre di più quella che era la città più bella del mondo, mettendo in pericolo la vita dei cittadini romani, facendoci fare la figura degli inetti di fronte ai turisti e a tutto il mondo.

Nel frattempo consiglio di girare per Roma con un giubbotto antiproiettile e una guardia del corpo.

10 commenti su “Sparatoria a Roma”

  1. articolo della scorsa settimana:

    Non solo molotov
    Un campo Rom lungo il Tevere

    ROMA – Due assalti in due notti. Il campo nomadi abusivo di via Furio Cicogna a Ponte Mammolo, a Roma, è stato nuovamente preso di mira. Dopo l’attacco con bottiglie incendiarie dell’altra notte, ieri, verso le 23, la scena si è ripetuta. Nessun danno o ferito, ma i carabinieri, avvisati dagli stessi nomadi, hanno visto una quarantina di persone, con il volto camuffato e armati di bastoni, catene, sassi e bottiglie, che a gran voce gridavano verso la baraccopoli, sfidando i rom ad uscire dall’accampamento. Fermato un quarantenne romano, trovato in possesso di un taglierino e di un coltello da cucina.

    Il problema? Poca integrazione. Quella nomade è l’unica comunità di immigrati in Italia a non essere mai riuscita a integrarsi. Lo ha detto il Consiglio d’Europa e i fatti di questi giorni lo dimostrano. Eppure, c’è qualcuno che ha tentato di avvicinarsi ai rom e al loro modo di vivere. Un gruppo di ragazzi, della facoltà di Architettura di Roma Tre, ha percorso stradine di campagna lungo il Tevere ogni giovedì, per mesi, fino ad arrivare a una sorta di mappatura dei campi nomadi abusivi di Roma. L’idea è stata del professore di Arti Civiche, Francesco Careri, che ha accompagnato i ragazzi tra i rom.

  2. ma come mai l’opinione pubblica si sveglia ad invocare l’emergenza sociale solamente quando a creare problemi è qualche “straniero”? che strano, eh!?

  3. Il 90% almeno dei reati è commesso da stranieri e me lo chiami “qualche”?
    Uno straniero qui dovrebbe comportarsi meglio che nel suo paese, proprio perché è ospite.
    E giusto un imbecille vorrebbe integrarsi con quella gentaglia. Sono loro a doversi integrare con noi, non viceversa. Quegli studenti farebbero meglio a studiate, non a perdere tempo e risorse con i rom.

  4. “Loro che devono integrarsi con noi”. NOI COME SOSTRATO COMUNE. E nessuno capisce che deve essere l’Italia e l’Italiano il denominatore comune. Qui no, qui si scrivono i cartelli in 18 lingue differenti, gli esami di scuola guida per gli stranieri sono orali (lo sapevi?), nel menu delle mense scolastiche sono stati inseriti dei piatti rumeni,cinesi, indiani ecc.. L’INTEGRAZIONE AL ROVESCIO

  5. Posso sparare lì un bel luogo comune ?
    Si ?
    Dai, dai… Eccolo:

    Ma dove dovrebbero integrarsi ? Se sono “nomadi” perchè non “nomadano” ?
    E magari “nomadando, nomadando” non si levano dalle scatole e non vanno a “nomadare” altrove ?

    E poi, per la lecita domanda di Ernesto:

    Cominciamo da loro, una volta sistemati loro riprendiamo da dove avevamo lasciato con i delinquenti nostrani. Un tempo per ogni cosa, ogni cosa a suo tempo…

  6. RC: acc… mi hai beccato, ma su questo blog faccio il “razzista” (perchè pare che sia classificato come “blog razzista”) e se è per questo su degradodiroma faccio il “populista”. 🙂 Da te mi lascio andare alle riflessioni… ma adesso uno non può avere un sano disturbo da personalità multipla ?
    Figurati che io addirittura sono convinto che i balordi dell’est ce li facciano venire apposta…
    Rimane comunque valida l’idea, cominciamo a toglierci di mezzo la “fuffa” ultima arrivata, così magari poi riusciamo a scavare meglio nella vera melma nostrana…

  7. sì, perfettemente daccordo sul nomadismo o ex-nomadismo… io parlavo di stranieri in generale ;D
    … vorrei sapere poi sulla questione razzismo… come si fa oggigiorno a non esserlo. (nell’accezione che oggi si dà al termine)

  8. Tana per Albert1.
    E così su degradodiroma fai il “populista” ?
    Dunque il “disturbo da personalità multipla” è dovuto ad una precoce senilità ? 😀 😀
    Ciao.
    Laura

  9. Stavo seguendo l’ultima classificazione dei blog secondo Sessorium…
    Mi pare che questo fosse razzista ed il tuo populista, mentre quello di RomaCogitans l’ho etichettato io come “riflessivo” 🙂
    Una parte di me in ognuno… non è proprio personalità multipla, parlerei piuttosto di eclettismo.
    Le idee di fondo restano uguali: lavoro, spendo, pago, pretendo. E tutti a un palmo: politici per primi, a seguire Rom ed altri indesiderabili. Quando finiamo con loro passiamo ai nostri scugnizzi.

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