Metropolitana di Roma: pericolo per chi viaggia

E’ di poco fa la notizia. Una ragazza romana è in ospedale. Ferita ad un occhio con la punta di un ombrello da due rumene, due zingare, di quelle che si vedono spesso, fin troppo spesso, scippare i viaggiatori nelle metropolitane di Roma.

La ragazza si stava recando al lavoro, in Via dei Serpenti. Nella Metro B l’aggressione. Un’arteria del cervello recisa. “Aspettatevi il peggio” dicono i medici alla famiglia, cercano di salvarle non solo l’occhio ma anche la vita.

Gli ispettori, grazie alle telecamere, hanno individuato le due delinquenti. Ma a cosa servirà? mi domando.

Assenza di sicurezza

Viaggiare nella metropolitana di Roma è pericoloso. Io la uso spesso e vedo quello che succede sotto l’indifferenza delle istituzioni romane, del sindaco di Roma, col suo eterno sorriso sulla faccia, dell’azienda stessa Met.Ro. (Metropolitane di Roma).

Gli agenti di pubblica sicurezza, che dovrebbero vigilare sulle banchine e nei treni, dove avvengono scippi ed aggressioni, se ne stanno su ai tornelli, a fare comunella coi colleghi o i cascamorti con le donzelle dell’azienda. E noi giù a subire: zingari che entrano dall’uscita e non pagano il biglietto, che fumano sulle banchine dove è espressamente vietato, che puntano le vittime da scippare e le scippano.

Ogni volta che ho preso la metropolitana A lo spettacolo era lo stesso. Qualche zingara adesso mi riconosce e non entra nel mio vagone. Mi domando se è questo il modo di viaggiare. Adesso una ragazza, grazie ai cosiddetti nomadi che stanziano perennemente in Italia, rischia la vita. Cambierà qualcosa? Dov’è il sindaco di Roma? Troppo occupato a scrivere libri inutili? Chi pensa alla sicurezza dei cittadini romani che pagano in anticipo il viaggio in metropolitana?

Pagheranno le colpevoli? Perché qualcosa mi dice di no…?

4 commenti su “Metropolitana di Roma: pericolo per chi viaggia”

  1. Si tenta, adesso, di infangare il nome di Vanessa Russo con la storia delle sostanze stupefacenti assunte dalla ragazza.
    Seppure Vanesssa avesse tenuto un comportamento non calmo, quel giorno, resta il fatto, inconfutabile, che è stata Doina Matei ad uccidere e non Vanessa Russo. E’ stata Doina Matei ad usare un ombrello come fosse un pugnale. Era sotto l’effetto di droghe anche lei? Sono stati eseguiti esami tossicologici su Doina Matei? O è insita nel suo DNA la naturalezza ad estirpare una vita per futili motivi?

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto