Moschea all’Esquilino

Che l’amministrazione di questa disastrata città che è diventata Roma, da quando è in mano ai sinistri, ne avesse fatte di tutti i colori pur di far sprofondare quella che un tempo era la capitale del mondo in un degrado e in un disfacimento culturale e sociale è un fatto ormai arcinoto. Ma ogni volta che nell’aria si sente la puzza dell’ennesimo scempio e dell’ennesimo sfregio verso la nostra città non possiamo restare indifferenti, non possiamo non contestare iniziative che non porteranno ad altro degrado, ad altro disfacimento del nostro tessuto culturale e sociale, ad altri problemi e ad altre ingiustizie.

L’ultima follia dei decerebrati della pubblica amministrazione è quella di costruire una inutile moschea di fronte alla Chiesa di San Vito nel già degradato quartiere Esquilino.

L’Esquilino è un quartiere storico di Roma, dove un tempo c’erano negozi in cui si spendeva bene, dove un tempo c’erano italiani, dove si poteva passeggiare tranquillamente anche la sera. Adesso è ridotto ad un cesso, niente più. Adesso lo chiamano quartiere multiculturale, sentendosi orgogliosi di questo termine. Che poi questa multiculturalità abbia causato la chiusura di decine di negozi italiani non frega un tubo a nessuno, che poi ci siano ad ogni angolo zingari che vendono merce rubata e gente dell’est europeo che spaccia non frega un tubo a nessuno, che poi nei negozi cinesi non entrino mai clienti non solleva sospetti a nessuno. Ma adesso il Comune di Roma ha il suo “bel” quartiere multietnico, dove non c’è più nulla da vedere, dove non ti sembra di stare in Italia, dove avverti la forte nostalgia degli anni in cui in quel quartiere (e in tutta Roma!) eravamo solo noi, noi italiani.

Così si vocifera della costruzione di una moschea. Un’ennesima moschea in territorio italiano. Mai nessuno si chiede perché in territorio islamico non ci siano chiese cristiane? Nessuno sa spiegare per quale motivo noi italiani dobbiamo essere tolleranti verso gli stranieri che hanno imposto la loro presenza in casa nostra? Loro che sono i primi intolleranti verso i nostri costumi, le nostre tradizioni, le nostre leggi?

E’ di pochi giorni fa la notizia dell’extracomunitario che aveva tentato di murare una statua della Madonna a Lecco. Per non risollevare la questione dei crocefissi nelle scuole che “infastidiscono” i musulmani di turno! Io, italiano e cristiano, sono infastidito dalla presenza di simboli dell’islam! Ma io vengo considerato razzista e intollerante (e sto in casa mia!), lo straniero, invece, viene assecondato!!! Ecco a cosa ha portato il disfattista e deleterio buonismo dei politici odierni!

“Ritenere una moschea un centro di reclutamento di terroristi è pura follia”. Questa è un’altra idiozia detta dai benpensanti di Roma. Che poi siano state scoperte cellule islamiche pronte a colpire costituitesi proprio all’interno di moschee è un fatto da trascurare, ovviamente.

E’ ora di dire basta a questo scempio dilagante, basta a questa invasione di culture così troppo differenti dalle nostre, basta con questa sopraffazione dei nostri diritti e delle nostre libertà, basta con questo appropriarsi dei nostri spazi, basta con questo sperpero di denaro pubblico, basta con questo degrado!

No alla costruzione di una nuova moschea. Roma (e l’Italia) non ha bisogno di moschee, ma di scuole, di ospedali, di strade sicure, di centri per gli anziani, di asili nido, di parchi e giardini, non di luoghi di culto estranei alla nostra storia e al nostro modo di essere!

Riprendiamoci la nostra italianità, prima di scomparire per sempre come popolo, come nazione, come cultura e come storia!

3 commenti su “Moschea all’Esquilino”

  1. Dimentichi un’altra cosa: i musulmani ci odiano. Un odio silente, represso. Ma se potessero, ci sgozzerebbero. Noi rappresentiamo infatti gli “infedeli”, per l’annientamento dei quali è ammesso tutto. Anche sacrificare la propria vita.

  2. Mi spiace, ma mi trovi in disaccordo quasi su tutto. I problemi ci sono, ma con quello che scrivi fai ridondande propaganda più da politico (che vanno avanti a vuoti slogan per arare i deserti cervelli) che da cittadino, e basi tutto sull’assioma NOI BUONI, LORO CATTIVI… Dove pensi si arrivi con questa strategia, se non ad una aprioristica ed inconciliabile contrapposizione (cattolici-mussulmani, sinistra-destra, ecc.)?

  3. La realtà, purtroppo, è questa: noi buoni, col nostro buonismo sempre pronti ad accogliere tutti e ad accettare tutte le richieste; loro cattivi, perché si sono imposti e continuano ad imporsi, a pretendere qualsiasi cosa, quando da loro “noi” non godiamo degli stessi diritti, anzi non godiamo di diritti. Da cittadino sono stufo da anni di questa insostenibile situazione, di quest’Italia che sta diventando sempre più invivibile ed estranea al nostro popolo.

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