Un anniversario speciale si affaccia nel panorama culturale romano. Attraversamenti Multipli, il festival multidisciplinare che dal 2001 ha trasformato il rapporto tra arte contemporanea e spazio urbano, festeggia nel 2025 il suo 25° compleanno con un’edizione che promette di essere memorabile. Dal 18 al 28 settembre, il suggestivo Parco di Torre del Fiscale nella capitale accoglierà questa straordinaria celebrazione dedicata alle arti performative.
La manifestazione, nata dalla visione artistica di Margine Operativo sotto la direzione di Alessandra Ferraro e Pako Graziani, ha saputo evolversi nel tempo mantenendo sempre al centro la sperimentazione e l’innovazione. Realizzato con il sostegno del Ministero della Cultura e della Regione Lazio, l’evento gode del patrocinio dell’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale e della collaborazione di Zètema Progetto Cultura.
La filosofia della coesistenza
Al cuore di questa edizione speciale si trova il concetto di “Coexistence”, termine che racchiude la riflessione contemporanea su uno dei temi più urgenti del nostro tempo. In un’epoca segnata da conflitti, crisi climatiche e disuguaglianze sociali, il festival propone l’arte come strumento di dialogo e costruzione di nuove forme di convivenza.
“La coesistenza è una postura, è un punto da cui partire per costruire traiettorie capaci di includere e di accogliere, capaci di delineare il pianeta terra come un luogo dove tutti hanno diritto a esistere e a vivere”, spiegano i direttori artistici. Questo approccio filosofico si traduce in scelte concrete nell’organizzazione dell’evento, dalla sostenibilità ambientale alla creazione di spazi inclusivi e accoglienti.
Un percorso di crescita e innovazione
La storia di Attraversamenti Multipli è quella di un organismo artistico in continua evoluzione. Dal 2001, quando la scelta di portare le arti sceniche negli spazi urbani appariva rivoluzionaria, il festival ha attraversato un quarto di secolo di trasformazioni, adattandosi ai cambiamenti della società e anticipando nuove tendenze artistiche.
Durante questi 25 anni di attività, la manifestazione si è caratterizzata come un corpo multiplo e nomade, capace di abitare piazze, strade, stazioni metropolitane, università e parchi pubblici. Ha costruito relazioni durature con artisti, comunità locali e progetti di attivismo sociale, diventando un punto di riferimento per chi crede nel potere trasformativo dell’arte.
Un cast artistico di livello internazionale
L’edizione 2025 presenta un programma di eccezionale ricchezza, con 25 compagnie artistiche coinvolte e ben 38 proposte tra performance, spettacoli e installazioni site specific. Nove di queste sono in prima nazionale, mentre quattro rappresentano creazioni esclusive commissionate appositamente per il festival.
Il cartellone internazionale include importanti presenze dal Libano con Samer Zaher e Christophe Al Haber del Beirut Physical Lab, e dalla Spagna con Arnau Pérez. Il panorama italiano è rappresentato da nomi di spicco come Rodrigo D’Erasmo, Nicola Galli, Roberto Latini, Michele Di Stefano, oltre agli stessi organizzatori di Margine Operativo e molti altri artisti di riconosciuta qualità.
Il Parco di Torre del Fiscale come teatro naturale
La scelta del Parco di Torre del Fiscale non è casuale. Questo spazio verde, parte del prestigioso Parco Archeologico dell’Appia Antica, offre un contesto unico dove storia, natura e contemporaneità si incontrano. Il festival trasforma questo ambiente in un teatro a cielo aperto, dove ogni performance dialoga con il paesaggio circostante.
Gli spettacoli si distribuiscono su otto giornate specifiche: 18, 19, 20, 21, 25, 26, 27 e 28 settembre, permettendo al pubblico di vivere esperienze artistiche immerse nella natura urbana. Successivamente, il 4 e 5 ottobre, il festival si sposta a Toffia, in provincia di Rieti, per due giornate dedicate al pubblico più giovane.
Una programmazione che segue i ritmi naturali
Caratteristica distintiva di questa edizione è l’organizzazione temporale che segue i ritmi naturali della giornata. Le performance iniziano nel pomeriggio con la luce naturale, attraversano i suggestivi momenti del tramonto e del crepuscolo, per concludersi nelle ore notturne. Questa scelta, oltre a creare atmosfere particolarmente evocative, risponde a una filosofia di sostenibilità che permea tutto l’evento.
Il calendario delle performance principali
La programmazione si articola in modo da offrire ogni giorno esperienze artistiche diverse e complementari. L’apertura del 18 settembre vede protagonisti gli artisti libanesi con “Ancestral echoes” e “Fragmentation”, seguiti dal suggestivo “Sconfinamenti” che unisce danza e musica. Elementi costanti durante tutto il festival sono le installazioni “Lettere al lupo” di Lacasadargilla e “Tre Balene” di Roberto Latini con Gianluca Misiti.
Il 19 settembre propone “Cosmorama” di Nicola Galli, “Papillon” di Michelle Scappa e il concerto “Duo degli abissi marini”. Il weekend si arricchisce con “Vibrà!” dell’artista spagnolo Arnau Pérez e con eventi speciali come la presentazione dell’opera omnia di Giuliano Scabia.
La seconda settimana mantiene alta l’intensità con performance come “I’ll be back” di Margine Operativo, “Polifonie Urbane_ecosistemi” risultato di un laboratorio di canto corale, e diverse proposte di danza contemporanea che esplorano il rapporto tra corpo e spazio.
Proposte per le nuove generazioni
Particolare attenzione è riservata al pubblico più giovane con spettacoli pensati specificamente per bambini e famiglie. “Alberi maestri Kids” di Campsirago Residenza, programmato per domenica 28 settembre in due repliche, rappresenta un esempio di come l’arte contemporanea possa dialogare efficacemente con le nuove generazioni.
Le giornate di Toffia del 4 e 5 ottobre completano questa sezione con spettacoli di circo contemporaneo: “Happy Hop” di Silvia Martini e “Boato” di Andrea Mineo del Collettivo Clown, entrambi pensati per un pubblico dai 0 ai 99 anni.
Modalità di partecipazione e accessibilità
Il festival adotta un sistema di bigliettazione che favorisce l’accessibilità e la fruizione completa della programmazione. Il biglietto giornaliero, al costo di 12 euro (6 euro per under 26 e over 65), consente di assistere a tutti gli eventi programmati in una singola giornata per le date dal 18 al 27 settembre.
Una formula particolare è prevista per domenica 28 settembre, con biglietti singoli a tariffa ridotta di 6 euro per tutti gli spettacoli. Alcune performance, per la loro natura particolare, richiedono prenotazione anticipata: è il caso di “Peripatetiche dell’ascolto” del 21 settembre e “Resti dell’antropocene” del 27 settembre.
Sostenibilità e mobilità eco-friendly
Coerentemente con i principi di sostenibilità che guidano l’intera manifestazione, particolare attenzione è dedicata alla mobilità eco-friendly. Il Parco di Torre del Fiscale è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici attraverso la fermata “Porta Furba” della Metro A, oppure in bicicletta utilizzando le piste ciclabili della via Tuscolana e del Parco dell’Appia Antica.
Per chi sceglie l’automobile, sono disponibili due parcheggi gratuiti: uno presso l’ingresso principale in via dell’Acquedotto Felice 120, dove si trovano anche l’info-point e la biglietteria, e un secondo accesso da Via di Torre Branca.
Le installazioni permanenti come filo conduttore
Due installazioni accompagnano tutto il percorso del festival, creando una continuità narrativa tra le diverse giornate. “Lettere al lupo” di Lacasadargilla propone un’esperienza sonora immersiva che trasforma la percezione dello spazio, mentre “Tre Balene” di Roberto Latini e Gianluca Misiti offre una riflessione teatrale sul rapporto tra artificio e natura.
Eventi collaterali e approfondimenti
Il festival si arricchisce di momenti di approfondimento e formazione, come il laboratorio “POLIFONIE URBANE_ecosistemi” curato da Francesco Leineri in collaborazione con la Rete Ecoritmi. Una mostra fotografica documenta il percorso di Attraversamenti Multipli dal 2001, attraverso le immagini di Eleonora Calvelli, Simona Granati, Valeria Collina, Chiara Cocchi e Carolina Farina.
Un modello per il futuro
Attraversamenti Multipli 2025 si presenta come un modello innovativo di festival che coniuga ricerca artistica, responsabilità ambientale e inclusione sociale. La capacità di far dialogare artisti internazionali e locali, di creare esperienze immersive nella natura urbana e di mantenere sempre centrale il rapporto con le comunità lo rende un esempio significativo per il futuro delle manifestazioni culturali.















L’eredità di 25 anni di sperimentazione
Celebrare un quarto di secolo di attività significa anche riflettere sull’eredità lasciata da questo festival nell’evoluzione delle arti performative italiane. La scelta pionieristica di portare teatro, danza e musica fuori dai luoghi tradizionali ha aperto la strada a nuove forme espressive e ha contribuito a ridefinire il rapporto tra artisti e pubblico.
La continuità del progetto, mantenuta attraverso cambiamenti sociali ed economici, dimostra la solidità di una visione artistica che ha saputo rinnovarsi senza perdere la propria identità. L’approccio multidisciplinare e la ricerca di nuovi linguaggi espressivi hanno fatto di Attraversamenti Multipli un laboratorio permanente di innovazione culturale.
Per informazioni dettagliate e aggiornamenti: info@attraversamentimultipli.it, telefono e WhatsApp 351.9832005, sito ufficiale www.attraversamentimultipli.it.
Un appuntamento che rappresenta molto più di un festival: un’occasione per riflettere sul ruolo dell’arte nella costruzione di una società più coesa e sostenibile, attraverso 25 anni di esperienza e uno sguardo rivolto verso il futuro.