Mi è capitato, grazie ai voli a basso costo, di poter visitare la città di Praga per un paio di giorni. Non so come si viva a Praga, non ne conosco la perfieria, avendo visitato soltanto la zona centrale e vie limitrofe. Però posso confrontarla con la zona centrale di Roma, questo sì, ed il confronto, triste- sebbene ovvio- ammetterlo, non è confortante.
Per Roma, chiaramente.
La prima cosa che ho notato è stato l’ordine. Ma anche la pulizia. Le strade erano pulite, avrò visto sì e no una manciata di pezzi di carta in terra in due giorni. E il bello è che c’erano ben pochi cestini in giro, a differenza di Roma.
Non ho visto nomadi, né rom o come altro volete chiamarli. Non c’erano ambulanti in giro, eccetto sul Charles Bridge, ma quelli corrispondono ai nostrani di Piazza Navona. Ho incontrato 3 o 4 mendicanti in tutto, ma di loro non ho potuto vedere il volto, eccetto di uno, erano prostrati a terra, le mani ad invocare qualche moneta.
Il rispetto per il pedone pare sia sacro. Non fai a tempo ad avvicinarti alle strisce pedonali (da loro sono ancora bianche su nero, per fortuna, non come da noi, in cui qualche daltonico ha deciso di metterle su sfondi rossi o celesti…) che il traffico si blocca. E non si muovono mica le macchine, finché non passi. Memore delle volte in cui per un pelo non sono stato falciato dalle auto romane tentennavo. E loro a farmi cenno di passare.
Le scritte sui muri scarseggiano, non hanno preso esempio dagli artisti post-moderni del nostro paese, i cosiddetti writers, “scrittori”, meglio noti come imbratta-muri. Una o due scritte, niente più. E sì che da noi a Roma non risparmiano nemmeno la storia, scarabocchiano a più non posso monumenti, cestini, cartelli stradali, pareti, automobili.
La città è piccola, d’accordo, ma il traffico è regolare, i semafori sono un’istituzione, nessuno che passa col rosso, eppure non ci son vigili per le strade, non ne ho visti… forse perché non c’erano bar?
C’erano però i netturbini, che non facevano soste geologiche come da noi, non avevano i nostri sofisticati mezzi per pulire, ma un carrettino che sembrava costruito artigianalmente… e pulivano di continuo quei netturbini, ben poco, visto che non ho notato nessuno gettare cartaccia o altro in terra.
Chissà quante cose che non vanno che avrà Praga, a viverci intendo. Ma questo articolo è scritto per un confronto fatto con gli occhi del turista. Il turista romano che va a Praga ha un’impressione. Il turista praghese, o d’oltre oceano, che viene a Roma ne ha ben altra…
Roma e Praga, dunque, due culture a confronto. Non due città, ma due culture, due modi operandi, due scuole di pensiero anche, due filosofie di vita sociale.