Ti trovi su Home » Archivio categoria 'Parcheggi'

Archivio della Categoria ‘Parcheggi’

    
Parcheggio sotterraneo a Via Monza
Pubblicato il 23-07-2007

Ricevo questo comunicato dal Comitato cittadini via Monza, via Isernia e via La Spezia e lo pubblico, affinché si diffonda quella che è la vera natura dei parcheggi sotterranei a Roma: un arraffar denaro a più non posso, distruggendo la storia di Roma e facendone scempio. Ricordo, a questo proposito, l’articolo sul parcheggio sotterraneo di Via Pavia.

Via La Spezia, via Monza, via Isernia: comitato di cittadini contro il parcheggio sotterraneo

Gentile Roma Vissuta,
Ti scriviamo, certi della Tua sensibilità al problema, perché c’è il serio rischio che si possa realizzare un vero e proprio scempio nel IX Municipio.
Infatti quello che era uno splendido giardino secolare, a disposizione soprattutto dell’infanzia abbandonata, rischia di diventare un parcheggio multilivello, tra le proteste degli abitanti della zona.
Teatro dell’ennesimo possibile sfregio al cuore di Roma, a furia di colate di asfalto e di cemento armato, è l’ex Asilo Savoia di via Monza, istituto fondato nientemeno che dal presidente del Consiglio Francesco Crispi nel 1887 per “raccogliere fanciulli abbandonati”, come si legge nell’antico statuto, mministrato dalla Casa Reale e affidato alle Figlie di Maria Ausiliatrice, che accolsero anche 250 bambini (i più anziani – e sono tanti nella zona – ricordano).
Costruito circa un secolo fa (prima pietra il 4 giugno 1914, inaugurazione il 30 maggio 1916), esaurita negli anni settanta la nobile azione umanitaria, l’Opera Pia Asilo Savoia è comunque rimasta in piedi – presieduta oggi dal “noto” Oscar Tortosa – per amministrare i beni, in particolare un’area (catastalmente contraddistinta al foglio n. 926 particelle 30 e 212), sulle cui “rovine” del giardino è sorto un parcheggio superficiale spontaneo, in uso allo stesso organismo e all’Asl Roma C, conduttrice di gran parte dello storico ed imponente edificio.
Qui hanno sede diversi uffici della Asl ma anche il centro anziani “san Giovanni” che potrebbe indubbiamente beneficiare del ripristino del giardino.
Invece il 26 luglio 2004 l’Opera Pia Asilo Savoia (“ente morale”…) delibera la realizzazione di un parcheggio interrato, causa la necessità di “reperire risorse finanziarie al fine di poter continuare a dare corso e di intraprendere le iniziative e le attività istituzionali di competenza, risultando le risorse disponibili come da bilancio non sufficienti”.
Nel contempo, nella delibera, sottolinea che “sussiste l’esigenza dell’Ente e della Asl di poter costantemente disporre di almeno 50 posti auto da adibire all’uso parcheggio”. Il parcheggio sarebbe realizzato proprio a ridosso di un’autorimessa già esistente, accentuando problemi di traffico, di inquinamento e di rumore già presenti. L’immissione del parcheggio sarebbe su via La Spezia a ridosso dell’incrocio con via Monza-via Nola e dello sbocco della tangenziale, cioè su una strada a scorrimento veloce, accentuando i già gravi problemi di circolazione e di sicurezza.
Considerato lo scopo prettamente economico e affaristico dell’intervento (si legge nella delibera: “l’Opera Pia Asilo Savoia intende accrescere la consistenza patrimoniale dell’Ente dando corso all’utilizzazione del sottosuolo”), i rischi che questo potrebbe comportare per l’edilizia di un’area storica come quella di San Giovanni, tra l’altro in parallelo ai lavori per la realizzazione della linea C della metropolitana e soprattutto la ricaduta che questo avrebbe in termini di inquinamento ambientale e acustico proprio in una fase in cui si tende a favorire l’uso di mezzi pubblici e comunque non inquinanti, numerosi cittadini della zona, costituiti in un comitato spontaneo che sta accrescendo di ora in ora le adesioni (via e-mail: comitato.viamonza@tiscali.it), denunciano tale gravissima situazione, sollecitando gli organi competenti ad intervenire per scongiurare quanto ipotizzato.
Tra le altre cose, non si comprende la necessità di un parcheggio sotterraneo a beneficio di dipendenti dell’Asilo Savoia e della Asl in una zona centrale come San Giovanni, facilmente raggiungibile con mezzi pubblici (tra qualche anno le linee della metropolitana saranno due) o su due ruote.

Comitato cittadini via Monza, via Isernia e via La Spezia
(comitato.viamonza@tiscali.it)

Cartina stradale di Via Monza (zooma per vedere l’ubicazione della via):

INSERT_MAP(376,469)

    
ZTL a San Lorenzo: la truffa viene a galla
Pubblicato il 09-07-2007

ZTL a San LorenzoSan Lorenzo è un quartiere di Roma che fa parte del III Municipio. E’ tagliato in due dalla via Tiburtina, è onorato dalla presenza dell’Università degli Studi “La Sapienza”, del disastrato Policlinico Umberto I e dello storico e affollato Cimitero Monumentale del Verano.
Il nome completo del quartiere è San Lorenzo fuori le Mura. Fuori le Mura romane, e infatti le Mura Labicane sono uno dei suoi confini. Non è centro storico, ma è a due passi da esso.

Grazie al precedente sindaco San Lorenzo ha cominciato a divenire un quartiere invivibile. Sono state liberalizzate le licenze per aprire pub e pizzerie ed ecco che nel quartiere, accanto a trattorie e pizzerie storiche che restano ben salde, se ne aprono altre e pub nascono come funghi, anche tre uno di seguito all’altro. Hanno vita breve, dove si apriva un pub ora trovi una pizzeria o un altro pub con un nome diverso.
La sera, fino a tarda notte, è un brindare e vociare continuo, la musica ad alto volume, le macchine che riempiono i pochi parcheggi rimasti, lasciate ovunque in seconda fila. Chi rincasa tardi è costretto a lasciare la sua auto nella zona dell’Università e magari farsi 20 minuti a piedi, di notte, per tornare a casa.

Col nuovo sindaco le cose sono peggiorate. San Lorenzo è diventato ora ZTL, Zona a Traffico Limitato. Dalle 21,00 alle 3,00, per due giorni a settimana, ci sono pattuglie della Municipale che lasciano entrare solo i residenti. Peccato che quelli di fuori entrino prima, rendendo così quasi inutile la presenza dei vigili urbani e l’istituzione stessa della ZTL.
Da qualche mese sono stati montati i varchi elettronici, con tanto di telecamere. Una scritta lancia un messaggio, sempre lo stesso: TEST PROVA VARCHI.

Dalla scorsa settimana l’istituzione della ZTL a San Lorenzo ha buttato giù la maschera, si è rivelata in tutta la sua vera natura: una truffa ai danni dei residenti di San Lorenzo, un’estorsione di denaro che non trova alcuna giustificazione se non quella di rimpinguare le tasse della pubblica amministrazione.

Nelle case dei sanlorenzini sono cominciate ad arrivare lettere minatorie- sì, ho scritto proprio minatorie e non intendo utilizzare altro termine per definirle- in cui si avvertivano che avrebbero dovuto pagare una tassa quinquennale di euro 69,62 per la prima autovettura. Il costo per tenerne una seconda ammonta a 314,62 euro ed è di 564,62 quello per la terza. Questo significa che se un uomo ha un’autovettura deve pagare 69,62 euro, sua moglie, per la propria autovettura, deve pagare 314,62 euro ed il figlio, che ne possiede una anche lui, pagherà 564,62 euro!!!

Insomma, per tenere la macchina nel tuo quartiere, incontrollata, alla mercè di ubriachi e vandali, sotto il bersaglio delle intemperie, devi sborsare denaro.
E il bello, lo strano, l’inconcepibile anche è che a battere cassa non è il nostro sindaco affetto da paresi ridens, non il Comune magna-magna, bensì l’A.T.A.C., ossia l’Agenzia del trasporto autoferrotranviario del Comune di Roma.

Quindi, ricapitolando, per tenere la propria autovettura nel proprio quartiere si deve pagare una tassa all’A.T.A.C. … così, seguendo la stessa logica di pensiero, io potrei pagare una tassa all’E.N.E.L. affinché mi porti via la spazzatura dai secchioni.
Farà sorridere ma, a pensarci bene, nel secondo caso si avrebbe realmente un servizio pubblico, nel quale la tassa troverebbe una giustificazione ed una ragion d’essere. Ma nel primo caso, quello reale, vero, che genere di servizio pubblico si ha dopo aver pagato 69 euro all’A.T.A.C.???

Arriverà il nostro sindaco a farci pagare i metri quadrati che calpestiamo sulle strade malandate di Roma? Se si impegna certamente sì!

Inutile riportare che lamentele, polemiche e rabbia sono esplose in tutto il quartiere. Ecco che cosa ha saputo costruire quel ladro che mal governa Roma da anni, il sindaco delle festicciole e dei concerti, dei viaggetti inutili, delle notti bianche, che quelli che l’hanno votato la prima volta hanno avuto il coraggio e la stupidità di rivotare!

Ecco il grande progetto della ZTL, l’ennesimo gioco di potere, l’ennesimo espediente per derubare il cittadino, che già deve sopportare tasse su tasse per sopravvivere in un Paese che non funziona da decenni, dove tutti sono bravi a parole, dove tutti sanno ingrassarsi a dovere sugli scranni di Montecitorio, mentre la situazione del cittadino non cambia mai!

LADRI!

Sono inutili i comitati che nascono per il dialogo, per avere un confronto di idee, perché il risultato sarà sempre e soltanto un compromesso!

Ma contro questa truffa, questo latrocinio, questo furto, questo insulto alla dignità stessa del cittadino romano non esistono compromessi, ma un’unica, radicale, spontanea, legittima azione:

NON PAGARE! MAI!

    
Strisce blu e parcheggiatori abusivi
Pubblicato il 06-06-2007

A Roma, da qualche anno, parcheggiare sulle strade pubbliche costa. La città ha cominciato a tingersi di blu, con strisce che delimitano l’area dell’autoveicolo. La sosta ha un costo di 1 euro all’ora, in genere, ma dipende dalla zona e dall’orario.

Oltre una certa ora il parcheggio nelle strisce blu è gratuito. Apparentemente gratuito.

A San Lorenzo, nella zona di parcheggio a ridosso delle mura del Verano, ogni sera è la stessa solfa. Si può parcheggiare gratuitamente, la sera, ma un gruppo di parcheggiatori abusivi, dalle facce ben poco raccomandabili, presidiano quella zona, chiedendo un compenso per “guardare” l’auto parcheggiata. Se non paghi è piuttosto facile immaginare cosa succederà alla tua macchina. O peggio, come è accaduto qualche sera fa ad una ragazza, a cui hanno messo le mani addosso.

Una situazione grave, che si macchia di parecchi reati: esercizio abusivo di un’attività, danneggiamento, violenza, estorsione.

I vigili urbani, che dovrebbero vigilare, sono fermi ai varchi elettronici, che ancora non funzionano. Li abbiamo avvertiti, una sera, dei parcheggiatori abusivi. Ci hanno risposto che tutte le sere è così. E vediamo con piacere che, come al solito, non si è fatto in modo che questi abusivi smettano di “esercitare”.

Un altro esempio di come, a Roma, il cittadino sia in balia del delinquente di turno e non trova risposte nelle istituzioni preposte.