La dimenica appresso de la Pasqua (Zanazzo)

Giggi Zanazzo, grande poeta erede del Belli nel testimoniare usi e costumi del popolo romano, racconta come si trascorreva la domenica successiva alla Pasqua e alla Pasquetta:

La dimenica appresso de la Pasqua, co’ la somma che ciarimaneva de li sòrdi che ogni festàrola aveva cacciati, s’annava a fa’ un’antra scarozzata p’er Corso, e si ce scappava, un’antra magnata fòr de porta. Le lavannare, per annacce, mettono un grosso o un pavolo peromo a la sittimana. Quella de loro che arègge er mammone la chiameno la cassaròla. E quann’è er Divin’Amore, lei, siconno quanto ce trova in cassa, pensa a fà le cose co’ più sfarzo o meno sfarzo.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Torna in alto