Campi nomadi a Roma

Di per sé la parola “nomadi” prevede movimento, non sosta prolungata, o meglio fissa, perenne. Movimento che c’è stato, a Roma, perché i nomadi dai loro campi si spostano eccome, per dirigersi in centro, nei mezzi pubblici, a borseggiare a più non posso.

Campi nomadi che sorgono un po’ ovunque, ve ne sono di ufficiali, dove ogni tanto la polizia fa qualche retata e ne tira fuori, chissà come, gioielli, auto rubate e perfino armi. Ve ne sono di ufficiosi, per così dire, spuntano in isole di verde sperdute fra le strade, il verde che si tinge di decine di colori, i colori del degrado e della sporcizia.

Adesso il sindaco di Roma si è inventato il Patto della legalità, il Patto per Roma sicura. Adesso si attua la solita politica italiana del cambiar nome alle cose, nella stupida convinzione di aver creato qualcosa di nuovo. Li chiamano i villaggi della solidarietà e, nel dirlo, non si rendono conto di quanto sono ridicoli.

Questi assurdi villaggi della solidarietà significano spese per il Comune di Roma e, di fatto, per i cittadini romani. Scelte urbanistiche che si tradurranno in aree di verde pubblico sacrificate per una causa che a Roma e ai Romani non riguarda minimamente.

In questi giorni se ne sentono tante, qualcuno li chiama perfino campi di concentramento… ricordiamo che in Italia c’è anche il vizio di abusare delle parole.

Progetti di inclusione sociale e integrazione che stanno tanto a cuore ai rappresentanti delle istituzioni. Perché tanto loro non vivono a stretto contatto con i rom, loro non vengono derubati ogni giorno, loro non hanno vicino il degrado e l’abbandono dei campi nomadi.

Si preoccupano delle proteste e dell’insorgere delle popolazioni locali, ma questo, alle eccelse menti annebbiate dalla politica, non fa scattare nessuna molla, per carità. Adesso verrà favorita l’integrazione con questa innovativa idea dei villaggi della solidarietà… ma si sono chiesti che cosa significa integrazione? Si sono chiesti se la gente vuole questa integrazione? Perché io non ho nessuna intenzione di integrarmi coi nomadi o rom o zingari come si vuol chiamarli, né adesso né mai. E come me tantissima altra gente.

Roma ha centinaia di problemi da risolvere, ma al sindaco stanno a cuore i nomadi più dei suoi concittadini. Ogni giorno c’è gente che si lamenta, nelle strade, nei giornali della città che vengono diffusi gratuitamente (Metro, Leggo, EPolis, ecc.). Basta leggere, basta parlare coi propri amici e conoscenti. Ma Roma deve pensare ai nomadi, non può abbandonarli. Roma deve spendere i soldi dei Romani per creare i villaggi della solidarietà.

Mi chiedo perché non vengono rispediti a casa loro. Ogni popolo ha la sua terra e Roma non è la terra dei nomadi. I romani sono stufi di stare a contatto con gente che ha una cultura totalmente differente da quella italiana, che ha un concetto tutto suo dell’igiene personale e della pulizia, che ha le sue leggi e non ha intenzione di seguire quelle del paese che la ospita. L’integrazione è impossibile. Per integrarsi dovrebbero imparare a lavarsi, a vestire decentemente, a parlare la nostra lingua, a rispettare la nostra nazione e le nostre leggi, a lavorare, a vivere come vivono tutti gli italiani. Questa si chiama integrazione. Questo è l’unico significato di integrazione.

Si parla perfino di referendum, una questione sollevata da un partito, per sentire cosa pensano i romani di questa soluzione dei villaggi della solidarietà, che saranno costruiti oltre il Grande Raccordo Anulare. Qualcuno non è d’accordo. Qualcuno sostiene che è inutile perché col voto, e questa è davvero grande, il cittadino ha già delegato i suoi rappresentanti a risolvere i problemi della città! Col voto i romani potrebbero riconoscere che i nomadi, di fatto, stanziano nel nostro Paese, e dovrebbero tornare ad essere appunto ciò che sono: nomadi.

L’altro giorno è avvenuto uno sgombero di un campo rom abusivo in Via Tor Cervara. E non sono mancate le polemiche, perché in Italia, quando qualcuno fa rispettare la legge, anziché ottenere del plauso, scatena polemiche. Popolo di santi, poeti, navigatori… e delinquenti quindi? Sono intervenute le associazioni che hanno a cuore i nomadi, hanno parlato del Comitato Europeo per i Diritti Sociali, della Carta Sociale Europea Revisionata. Tirano fuori cavilli legali quando i nomadi vivono e si muovono nella completa illegalità. Ma nessuno muove un dito quando un romano è vittima dei nomadi, queste associazioni non si fanno sentire, non esiste un Centro Italiano per i Diritti degli Italiani…

E il bello è che noi siamo in casa nostra. O no?

23 commenti su “Campi nomadi a Roma”

  1. Pingback: Incendio sulla Tangenziale » Roma vissuta

  2. povera roma oramai guidata da chi non ha nessun interesse di lei. In balia di persone che hanno solo lo scopo di imbruttirla e degradarla, spingendo i veri proprietari ad abbandonarla, chissà i nostri avi imperatori come si girano nelle tombe… vergogna

  3. ho preso uno stralcio del tuo intervento per pubblicarlo sul mio blog in relazione ad un evento su un campo nomadi vicino casa mia…Meno male che non sono l’unica a pensarla in questo modo.

  4. Non sei la sola a pensarla così, tranquilla, soltanto un demente può accettare la presenza in Italia di quella gentaglia.

  5. Sono romana, ma da oltre 15 anni ho lasciato la Capitale (che mi è sempre nel cuore) trasferendomi in provincia, sul mare… negli ultimi 5 anni in questo comune sciolto nel 2005 per “presunte infiltrazioni mafiose” il buon Sindaco di Roma ha acquistato numerosi alloggi dove ha trasferito le persone in difficoltà della capitale. Non voglio parlare del prezzo d’acquisto degli immobili, piuttosto della situazione che si è verificata con l’arrivo di queste persone e di altre manovre di “pulizia” che Veltroni ha voluto nella MIA città a scapito dei comuni di provincia. Numerose sono le situazioni di disagio di questi nuovi residenti che si rivolgono ai servizi sociali del comune al quale, è bene sottolineare, non è stato assegnato alcun contributo per rispondere alle esigenze di queste persone. Le strade “consolari” (Nettunense) sono state trasferite per la manutenzione a carico del Comune consegnate già disastrate e pericolose. Neanche per questo sono arrivati fondi. Oggi si parla di un presunto Villaggio di solidarietà che se destinato a questo territorio impedirebbe la crescita turistica ed economica per la quale da tempo si lavora per migliorare le condizioni di vita dei residenti. Non ci sono strutture urbanistiche per ospitare questi villaggi; cominciato con i depuratori delle acque che non riescono a coprire neanche il fabbisogno dei residenti e che durante la stagione estiva vanno di tanto in tanto in tilt. Le forze dell’Ordine presenti sul territorio, insufficienti già per il rapporto residenti forze dell’ordine, devono coprire un territorio che va da Ardea a Nettuno (tutto il litorale praticamente) e ogni volante,per effetto dei tagli può disporre di 20 lt. di benzina (ma questo nessuno lo dice!!!), per quanto rigurda i servizi sanitari siamo al collasso!!! Agende chiuse per moltissimi esami diagnostici per non parlare del pronto soccorso con scarso personale e ore d’attesa per essere visitati!! A tutto questo mettiamoci anche l’incubo della Turbogas di campo di Carne che produrrà effetti nocivi alla salute e all’economia per una distanza di 20 km dal luogo di installaione… Tutto questo non dissuade noi residenti ad amare fortemente questi luoghi con tutte le problematiche annesse e connesse; ci stiamo sforzando (senza l’aiuto di nessuno!!) a risorgere da ogni problema. Noi i rom non li vogliamo, non perchè razzisti ma perchè questo territorio è ormai saturo di problemi ed anche perchè ci sono milioni di euro in ballo… e le conclusioni sono sempre le stesse. Il buon Veltroni invece di tollerare fino ad oggi questi campi all’interno di Roma doveva intervenire prima trovando una soluzione alternativa: costruire un ghetto? si, qual’è la differenza tra villaggio solidale e un ghetto? nessuna a parte il contributo Europeo di 7 milioni di euro in 3 anni per la scolarizzazione dei nomadi da “spalmare” sui 23 campi dentro le mura!!! I soldi se li è beccati e la patata la vuole buttare fuori?? Questo è giusto? No come non è giusto assistere allo scempio a Roma. I miei figli per andare a scuola prendono il pulmino che mi costa 30 euro al mese i nomadi hanno pulmann della Trambus che ogni mattina li porta negli istituti (e vorrei vedere quanti frequentano) senza contare del contributo che percepisce ogni nomade del campo che si aggira intorno ai 10 euro all’anno… sarà con quei soldi che comprano le grandi mercedes che io non mi posso permettere! Non sono razzista… ma voglio vivere e crescere tranquilla i miei figli come chi risiede a Roma! il “caro” Serra ha fatto i conti senza l’oste perchè qui… state sicuri non “appizzano!”

  6. Io mi alzo al mattino a timbrare il cartellino per lavoro invece gli zingari, io li chiamo così non come i sindaci che li chiamano giostrai, loro se ne stanno al bar a giocare a carte, bere e ubriacarsi e alla notte rubano

  7. avete tutti ragione, il problema in italia è che si chiacchiera solamente… bisognerebbe organizzare qualcosa e farci sentire. il problema è che nessun partito politico secondo me sosterrebbe questa causa perchè i nomadi secondo me gli fanno comodo (mi riferisco alle associazioni, arci, opera nomadi etc…) o la gente si abituerà a convivere coi rom o inizierà a farsi giustizia da sola (e li ovviamente le istituzioni interverrano a tutela dei rom)… è difficile una soluzione…

  8. Adorno diceva: La più alta forma di moralità è sentirsi estranei in casa propria…..riflettete tutti, tutti voi, che scrivete queste ignoranti idiozie

    Stefano

  9. Adorno aveva poco cervello come te, Stefano. In casa mia io voglio sentirmi padrone, non estraneo. E’ mio sacrosanto diritto.
    Portateli a casa tua i nomadi, visto che fai il moralista.

  10. E dov’è che avrei alimentato odio e intolleranza?
    Ho riportato i fatti e li ho commentati, fa parte della mia libertà di espressione.
    E per tua informazione verso i nomadi sono sì intollertante, soltanto un decerebrato non lo sarebbe verso gente che sta in Italia per delinquere.
    Ti faccio notare che dei tuoi connazionali sono stati massacrati da questi nomadi che ti difendi tanto. Vergognati.

  11. Purtroppo una mentalità ristretta come la tua, porta ad esprimersi in termini quali “a casa mia” “padrone” ” gentaglia” “tuoi connazionali” ecc ecc. Vivi e viviamo in Europa, quelli che tu definisci gentaglia sono Europei comunitari come te, mio caro Daniele. Purtroppo si tende sempre a fare di tutta un’erba un fascio e tu non fai eccezione. Lasciare senza una baracca, dopo uno sgombero, una povera famiglia e dei poveri bambini, lasciarli delle notti al gelo, equivale a “massacrarli”.

  12. per stefano sono la prima a difendere i diritti degli immigrati che vivono nel rispetto delle leggi e delle persone, ma davanti casa mia ci sono stupri e furti di questa gente, c’è il coprifuoco al tramonto e ci sono dei topi di fogna grossi come gatti attirati dalla monnezza che creano questi qua, che non la buttano nei secchioni ma nel prato di fronte casa. Per di più l’estate bruciano i loro rifiuti, costituiti da copertoni, plastica e alluminio che provocano nubi tossiche nocive alla salute, e io mi devo schiattare di caldo con le finestre chiuse. E il comune non fa un fico secco. Oggi ho chiamato per segnalare i topi, perchè venissero a derattizzare la zona…ma fanno a scarica barile, ti passano da una linea all’altra senza fare nulla lavandosene le mani. SI VERGOGNASSERO

  13. PER DI PIU NON SONO POVERI COME TI FANNO CREDERE HANNO I DENTI D’ORO COME SE LI SONO MESSI? MAGARTI VANNO DAL DENTISTA E LO PAGANO, O PENSI CHE SE LO SIANO INCASTONATO DA Sè?
    E COME ME LI SPIEGHI TUTTE QUELLE MACCHINE CHE HANNO? E LE VILLE CHE TENGONO BEN NASCOSTE? MIO ZIO FA IL POLIZIOTTO E QUESTI A TE FAN VEDERE CHE SO POVERACCI IN REALTà NON è COSì…VIVONO APPROPRIANDOSI DELLA ROBA D’ALTRI RUBANDO E FREGANDOSENE DELLE LEGGI.

  14. E chi se ne frega che sono europei comunitari come me… io non ho votato a favore dell’Europa unita e dell’euro, sono stato sempre contrario. E qui non si tratta di mentalità ristrette, ma di difendere i propri confini, i propri connazionali, la propria vita e i propri averi contro i barbari che, in nome di una ipocrita democrazia, abbiamo accolto, ripagati da furti, stupri, rapine e omicidi.
    Sono proprio le mentalità “aperte” come quella tua che hanno rovinato l’Italia, trasformandola in un cesso pubblico.

  15. Ma siete sicuri che questi nomadi siano il vero problema della nostra società??? Perchè il nostro odio non si scaglia con quei bravi “Italiani” che evadono, delinquono e che puntualmente la fanno franca??? Questi bravi “Italiani” purtroppo da anni ci governano, ci amministrano, pensano al nostro bene!!! Questi bravi Italiani sono seduti in parlamento da tanti tanti anni….mi sembra che contro di loro non ci sia la campagna denigratoria che invece è riservata ai Rom, questi dannati Rom che sporcano, puzzano, ci avranno aperto la macchina un paio di volte, magari hanno provato anche a rubarci il portafogli!!!! Certo, ma per noi è più facile prendercela con i più deboli e scagliarci contro di loro, anzichè mobilitarci per combattere le vere ingiustizie!!!

  16. I nomadi sono uno dei grandi problemi che ha l’Italia e qui non si tratta di macchine aperte un paio di volte, si tratta di stupri e massacri, di furti e rapine, di degrado e sporcizia, di ville saccheggiate.
    I politici sono un altro grave problema italiano e in questo blog ci sono articoli anche contro di loro.

  17. massimo salmoiraghi

    cari amici Romani,
    dopo 20 anni vivendo in spagna il giorno 22.12.07 son venuto a Roma con il mio camper nuovo comprato il giorno 27.11.07, chiaramente usata e vecchio perche guadagno 1200 euro al mese, e un credito per 5 anni in banca…..
    il 22 arrivo a roma parcheggio in lungotevere tor di nona, la mattina chiaramente vado a piazza navona a prendere un CAFFE non potete capire cosa e un caffe italiano per uno che vive fuori…..
    al ritorno il camper non cera piu, regali di natale portatile GPS tutto il camper era appena comprato….
    i carabinieri mi dicono molto chiaramente che non hanno i c……
    per entrate in un campo nomadi a cercarlo, e che mi metta l’anima in pace. il 24.12.07 finalmente ho potuto fare la denuncia, gia che ne dai carabinierio, ne a la polizia di stato, c’era un ufficiale per firmarla , ossia 2 notti in hotel per piu di 200 euro, per finire la mia assicurazione quasi mi denuncia per tentativo di truffa gia che il camper era assicurato solo da 5 giorni….
    e chiaramente non mi pagheranno una lira.
    scrivo quste linee piu che altro per sfogarmi un po , per di piu per motivi di stress y depressione ho perso il mio lavoro, solo mi rimangono i debiti e il grato ricordo di vedere che italia e diventato un campo nomadi , non so di chi sia la colpa, pero, sicuri che potrete vivere di questa maniera a lungo? per meno ci sono state rivoluzioni nella storia
    lascio il mio nome cognome e e mail per chi voglia parlarmi
    un peccato una citta cosi bella

    grazie per leggermi
    massimo salmoiraghi
    massimo_tenerife@hotmail.com

  18. Integrazione significa dargli la possibilità di rispettare i nostri usi, costumi e leggi. A me cmq sembra che a questi qui non freghi proprio nulla di tutto questo. Se proprio devo scegliere preferisco essere derubato da un mio connazionale, fermo restando che se viene preso dovrebbe essere messo a pulire le cunette delle strade con una palla di cannone al piede. Purtroppo in questo paese imperversa un velo di buonismo da parte dei politici di impronta sinistroide/verde che cerca di inculcarci il concetto che chi è più disagiato ha più diritto di essere scusato….. boh, saranno residui del ’68 e di tutte le canne che gli hanno fritto il cervello! O magari della cocaina che si sniffano oggi, che poi pretendono di guidare un paese, ma che se pizzicano uno con 0,5 gl di alcool gli levano la patente e lo mettono in galera. Forse non si rendono conto che una volta raggiunto il punto di rottura la democrazia muore e le persone sono portate poi a guardare solo il proprio piccolo orticello. Purtroppo proprio quello che sta succedendo al nostro paese…..

  19. desidero ricordare che noi popolo italiano e cittadini romani avvertiamo la necessita’, da diversi anni, di un maggiore controllo del territorio perche’ la senzazione percepita dalla maggioranza degli abitanti residenti e non solo e’ di grave disagio soprattutto per gli anziani, fascia piu’ debole della popolazione insieme ai bambini. Per questi motivi e’ “PRETESA” una maggiore attenzione da parte degli amministratori pubblici SIA A LIVELLO LOCALE CHE NAZIONALE.
    Ben venga lo smantellamento dei campi nomadi abusivi con conseguente espulsione “effettiva” dei clandestini che in caso di recidiva “devono” essere arrestati e consegnati alle autorita’ del paese di provenienza per scontare la pena.
    Per gli altri extracomunitari regolari piena solidarita’ e recipocita’ di rispetto sia per i diritti quanto per i doveri.

  20. ciao, non ho letto tutti i commenti e nemmeno lo farò. voi state scherzando credo.. spero! Perchè altrimenti non ve ne andate su un’isola per vivere soltanto voi:i migliori, i più speciali… i più puliti. Ma guardate dentro di voi. Siete così piccoli: dimenticate la storia, la realtà attuale… e di sicuro della tolleranza! Peccato!
    Voi vi chiamate Cristiani?
    Mi fate ridere e sentire solo pena per voi…
    Sole! o anche meglio LUCE,
    Julia

  21. Troppo comodo Julia non leggere tutti i commenti.
    Io non scherzo affatto, comunque. Ah, io sto in casa mia e dovrei andarmene???
    E chi ti ha detto che ci chiamiamo Cristiani? Il mio nome è Daniele ed essere cristiani non significa non contestare e non far rispettare i propri diritti.

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