Giotto a Roma

Giotto arrivò a Roma nel 1300, chiamatovi per l’Anno Santo da papa Bonifacio VIII. La chiamata del pontefice lo costrinse a sospendere il lavoro ad Assisi nella chiesa superiore di San Francesco, dove stava affrescando la Leggenda di San Francesco.

Testimonianze della sua presenza a Roma sono: il Polittico Stefaneschi, eseguito per la basilica di San Pietro e oggi conservato nella Pinacoteca Vaticana; il frammento dell’affresco di San Giovanni in Laterano che ritrae Bonifacio VIII che indice l’inizio dell’anno giubilare.

Al pari di Dante nella poesia, Giotto portò a maturazione il processo di rinnovamento della lingua pittorica italiana.

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