La notizia è fresca. Ieri notte, verso l’una, 4 stranieri, guarda caso dell’Europa dell’Est, guarda caso ubriachi, sono stati scoperti da alcuni passanti, che hanno avvertito i carabinieri, a fare danni all’interno della Fontana della Barcaccia situata in Piazza di Spagna, ai piedi della scalinata di Trinità dei Monti.
La Fontana della Barcaccia è un’opera del 1627, realizzata da Pietro Bernini su commissione di Papa Urbano VIII. Un valore storico e inestimabile di Roma e dell’Italia, un patrimonio artistico che gentaglia come quella, senza storia né valori, non riesce a comprendere. E per puro gusto, per sfregio magari al paese che li ha accolti e li ospita, si sente in dovere di danneggiare.
I delinquenti avevano cominciato a staccare con un cacciavite lo stemma papale ed hanno praticato un foro di 4 centimetri per 2. Ma non è bastato loro far danni ai nostri tesori, no, hanno ovviamente fatto resistenza ai carabinieri, colpevoli di averli distolti dal loro passatempo del momento. Un carabinieri se la cava con 7 giorni di prognosi per una spalla lussata.
E noi, romani e italiani, dobbiamo stare a sopportare questa immigrazione selvaggia che crea danni e problemi peggio delle invasioni dei barbari. E le istituzioni che cosa fanno? Che cosa dice il nostro sindaco? Perché i nostri tesori non sono controllati a vista?