Con la costruzione del ponte Cavour, quello di Ripetta fu ritenuto inutile, anche perché il suo posto era stato già preso, alla fine dell’Ottocento, da un famoso traghetto: la “barca di Caronte”.
I romani chiamavano così una barchetta che trasportava in Prati comitive di gitanti. Guidava la barchetta lungo la fune tesa fra una riva e l’altra, il barcaiolo Toto, detto “Caronte” per la grande barba.