Il tentativo di Mazzini di proclamare a Roma la fine del potere temporale della Chiesa, dando alla città una assemblea costituente che la unisse alle altre regioni d’Italia, fallì. La proclamata Repubblica Romana cadde quando le truppe borboniche e quelle francesi, alleate del papa, sconfissero Giuseppe Garibaldi.
L’intervento di corpi di spedizione francese, napoletano, spagnolo ed austriaco diede occasione al rifulgere di un nuovo spirito combattivo almeno nella minoranza, anche popolare, e non solamente borghese, che seguì Garibaldi nell’epica difesa del Gianicolo, dopo il primo vittorioso scontro di Porta Pertusa del 30 aprile. Ma l’attacco risoluto di Oudinot, il 29 giugno, travolse le difese accanite e Roma cadde il 3 luglio, mentre Garibaldi iniziava l’epica ritirata verso l’Adriatico.